Gioia Piena

gruppo_romaIl 30 aprile scorso non è stato il mio primo Incontro nazionale dell’Azione Cattolica.

Eppure ogni volta che si partecipa, ogni volta che si varca il colonnato del Bernini e ci si ritrova in Piazza San Pietro in attesa del Papa è sempre una festa, grande e nuova.

È stato certamente un po’ faticoso, quella domenica mattina, entrare in Piazza: il bus, il tratto a piedi, la sensazione di non riuscire finalmente ad arrivare ai varchi della sicurezza, la coda, i controlli, il settore di piazza piuttosto indietro…

Eppure, una volta dentro, complice il caldo sole della bellissima giornata che il cielo ci ha regalato, abbiamo iniziato nella gioia l’attesa del grande incontro.

Certo, prima abbiamo pregato, poi abbiamo ripercorso i 150 della storia dell’Azione Cattolica. Ma tutti noi – giovani e adulti, uomini e donne, provenienti da Felino, Sissa, San Secondo, Spirito Santo, San Leonardo… – siamo stati davvero impazienti che arrivassero finalmente le 11, quando Papa Francesco ha fatto il suo ingresso e sulla jeep scoperta ha percorso in lungo e in largo la Piazza fino a salire sul sagrato.

Il cuore si è riempito di festa e anche di un po’ di orgoglio quando abbiamo ascoltato il saluto del Presidente, Matteo Truffelli, che per noi di Parma è certamente due volte “nostro” rispetto a tutti i soci ACI d’Italia…

Quanto silenzio nell’ascoltare Francesco! Concentrati a cogliere qualche spunto, qualche idea, coinvolti dalla presenza di tutti, disponibili e pronti all’applauso nei passaggi che più ci hanno scaldato il cuore…

Per concludere questo breve racconto, vi lascio come due pennellate, che fan parte dell’unico quadro ma che più evidenti si sono impresse nella mia memoria.

Anzitutto la forte emozione, mentre il Papa salutava la Piazza festante e rumorosa, che mi ha quasi riempito gli occhi di lacrime (l’età che avanza? Chissà…).

E poi una frase che il Papa ha detto a ciascuno di noi, e quindi anche a me: “Siate viandanti della fede, per incontrare tutti, accogliere tutti, ascoltare tutti, abbracciare tutti”. 4 verbi bellissimi, il “tutti” del mondo come orizzonte, una via da percorrere che è già illuminata dalla fede in Gesù, come a Emmaus: ma non “prima”, bensì “dopo” aver riconosciuto il Signore ed essere ripartiti “senza indugio”.

Vito Pongolini

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