La Parola al servizio della Vita, non il contrario. La Vita legge la Parola e la Parola illumina la Vita.
Ispirati dalle parole di don Tonino Bello, “dalle ferite alle feritoie”, per la Lectio di quest’anno abbiamo invitato persone segnate nella loro biografia da ferite o che vivono condizioni di fragilità.
- 22 gennaio | parrocchia di Noceto
- 8 marzo 2024 | parrocchia Corpus Domini
- 19 marzo 2024 | parrocchia delle Stimmate
19 aprile | parrocchia di San Pellegrino>> Attenzione, la lectio diocesana prevista per il 19 aprile si terrà invece il 18 aprile 2024, ore 20:00, presso la parrocchia di San Pellegrino. Per scaricare la locandina dell’evento e per tutti i dettagli, seguite questa news 👉🏻 18 aprile 2024 – ultimo appuntamento della Lectio 2024.
👉🏻Per info: presidenza@azionecattolicaparma.info
👉🏻Il file della locandina da scaricare e appendere nelle vostre parrocchie è disponibile qui Lectio 2024 – B
Se partiamo dalla vita possiamo riunire attorno alla Parola il contadino e il docente universitario, la persona semplice e la persona sapiente. Se eliminiamo la “cultura”, il “sapere”, il “potere” che separa, possiamo accompagnare le persone più umili a superare l’idea (errata) che la Bibbia, il vangelo, siano per persone istruite.
Che cosa accomuna tutti gli umani? La VITA! Ognuno ha la sua vita. Unica. E la mia vita rende la lettura del vangelo, unica. E differente da quella del fratello e della sorella.
Persone differenti, vite differenti leggeranno lo stesso brano in modo differente. Ogni persona è chiamata a leggere la Parola e a cercare in essa la perla preziosa: la “pagina” scritta per me, per la mia concreta situazione di oggi. E forse la pagina che mi era cara ieri non è quella che mi è cara oggi.
Se ogni uomo, ogni donna, trova la sua pagina nel vangelo, non è necessario che lo legga tutto. Può passare tutta la vita a leggere quella pagina. Perché basta una pagina per farci dire che Dio ci ama e che Gesù è vissuto per me.
Questo è quello che abbiamo cercato di fare in questi anni nei percorsi di Lectio che l’Azione Cattolica ogni anno propone. Per questo a regalare le meditazioni abbiamo ascoltato uomini, donne, con storie differenti, vite differenti.
L’anno scorso abbiamo fatto un passo su una strada meno frequentata, abbiamo chiesto di aiutarci nelle meditazioni a persone che erano state segnate nella loro biografia dall’esperienza della morte: la morte del marito, la morte della moglie, l’inaccettabile morte di un figlio, l’assurda morte di una figlia.
Quest’anno, ispirati dalle parole di don Tonino Bello, “dalle ferite alle Feritoie”, abbiamo invitato persone segnate nella loro biografia da ferite o che vivono condizioni di fragilità.
Ci aiuteranno una mamma che ha dato alla luce una bimba la cui vita si è conclusa dopo pochi istanti; una donna che con-vive dalla nascita con la miopatia di Bethlem, una malattia rara che porta ad una progressiva degenerazione muscolare; un giovane omosessuale che ha sperimentato le ferite dell’emarginazione nella comunità cristiana.
E allora se una persona fragile o ferita, ha trovato nel vangelo la buona notizia, mi sta dicendo che nel vangelo c’è anche la mia perla preziosa, devo solo cercarla.
Perché questa è la perla preziosa che ci può spingere a vendere tutto … quelle parole capaci di accompagnarmi a incontrare un Gesù che accarezza le mie ferite, mi abbraccia nella solitudine.
Solo una chiesa che rimetta la vita e le vite al centro avrà una possibilità di futuro.
E la vita è nelle strade, nei luoghi di lavoro, nelle aule scolastiche, nelle case, negli ospedali … la vita è sempre, prima o poi, ferita … la vita di tutti è molto più fragile di quanto non si pensi.
Forse non sono i dottori della legge coloro che possono aiutarci in questo tempo a vivere nella nebbia ma chi, ogni giorno, partendo dalla propria condizione di persona ferita o fragile, è capace di vivere guidato dal cuore.